Peer Network News

Category
Date
Feb 19, 2025
Il sovraccarico di APP un problema le applicazioni composable una Soluzione per evitare Frammentazione e Inefficienza (titolo con forme geometriche per dare l'idea di componibilità)

Nelle aziende, la gestione dei processi operativi è spesso vincolata da un approccio tradizionale “application-centric”, ovvero ogni sistema ha la sua interfaccia, il suo login e le sue logiche operative, costringendo gli utenti a muoversi tra più piattaforme con modalità d’uso differenti. Il risultato? Esperienze frammentate, complessità operativa e inefficienza.

Durante l’ESICONF2025, Mirco Mattarozzi, CEO di Peer Network, ha affrontato questo tema in un intervento che ha messo in luce un nuovo modo di intendere l’ERP, illustrando come il Composable ERP, basato sulle Packaged Business Capabilities (PBCs), possa trasformare la digitalizzazione aziendale rendendola più agile, intuitiva e su misura per i processi di business.

L’inefficienza dei sistemi monolitici

Pensiamo a un classico scenario aziendale: un utente deve creare un nuovo cliente e consultare informazioni che risiedono in più sistemi, come SAP e Salesforce. In un modello application-centric, questo significa:

  • Accedere separatamente a ogni piattaforma con credenziali diverse;
  • Navigare tra interfacce differenti, imparando logiche specifiche per ogni sistema;
  • Adeguarsi a processi imposti dalla tecnologia, piuttosto che guidati dalle esigenze di business.

Per semplificare l’accesso, si potrebbe ricorrere al Single Sign-On (SSO), che consente agli utenti di autenticarsi una sola volta per più sistemi. Tuttavia, questo non risolve il problema dell’integrazione tra i processi aziendali: le informazioni restano frammentate tra diversi software, obbligando gli utenti a passare manualmente da un’applicazione all’altra. Il risultato è un’esperienza disconnessa e un’operatività rallentata, che riduce l’agilità dell’azienda. 

Oltre alla complessità operativa, i sistemi monolitici impongono un approccio rigido che rallenta il business: i processi aziendali devono adattarsi alla tecnologia, invece di essere il motore dell’innovazione. Inoltre, la mancanza di integrazione tra i vari moduli porta alla duplicazione dei dati, rendendo l’analisi meno affidabile e riducendo il valore strategico delle informazioni aziendali.

In sintesi, i sistemi monolitici sono caratterizzati dalle seguenti limitazioni:

Scarsa visibilità e ridondanza dei dati

  • I processi aziendali sono disconnessi dalla realtà informatica, rendendo l’esperienza utente complessa e poco intuitiva.
  • Gli utenti devono interpretare manualmente i dati, aumentando il rischio di errori.
  • I silos informativi generano ridondanza, compromettendo la qualità delle analisi.

Perdita di valore aziendale

  • Le attività sono guidate dai vincoli dei software anziché dalle esigenze di business.
  • Spesso si verifica la diffusione di software acquistato ma inutilizzato (shelfware).
  • L’organizzazione deve adeguarsi al sistema creando ruoli anche dove non necessario.
  • La competenza rimane frammentata, ciascuno ha la sua visione.

Scarsa agilità e costi elevati di personalizzazione

  • Ogni modifica richiede customizzazioni costose e difficili da mantenere.
  • L’ERP diventa sempre più rigido e difficile da aggiornare.

Una volta non si poteva fare diversamente oggi la tecnologia consente un diverso approccio.

Il processo come driver del cambiamento 

L’alternativa è un approccio “process-centric” e “API-first”, che ribalta la logica tradizionale: invece di adattarsi ai limiti imposti dai sistemi preconfezionati, le applicazioni vengono costruite attorno ai reali bisogni aziendali. Grazie a questo modello, i diversi software non sono più silos separati, ma diventano componenti interconnessi, che dialogano con fluidità tra loro tramite API.

In pratica, l’utente non deve più saltare da un’interfaccia all’altra: lavora in un’unica esperienza d’uso, progettata su misura per le sue necessità, mentre i sistemi scambiano automaticamente le informazioni in background. Questo approccio consente di:

  • Garantire un’esperienza utente omogenea, indipendentemente dai sistemi sottostanti,
  • Ridurre la curva di apprendimento, eliminando la necessità di formazione su più piattaforme,
  • Aumentare la produttività, riducendo errori e tempi di esecuzione.

Un esempio concreto

In un Composable ERP, un utente commerciale può verificare un ordine di vendita e la sua evadibilità da un’unica interfaccia intuitiva, senza dover accedere a un modulo SAP specifico o ricordare transazioni tecniche complesse. I dati vengono raccolti automaticamente dai vari sistemi, eliminando la necessità di navigare tra schermate diverse o conoscere le logiche tecniche di ogni piattaforma.

Questo passaggio a un modello process-centric non riguarda solo la tecnologia, ma anche l’esperienza utente. Grazie a un’architettura componibile, la UI può essere personalizzata in base ai ruoli aziendali, offrendo un’interfaccia concretamente più funzionale. Non è una mera questione estetica: una UI efficace riduce il margine di errore, velocizza l’operatività, diminuisce la necessità di formazione e migliora la produttività aziendale.

L’evoluzione dell’ERP: dall’integrazione alla composizione

Nel modello monolitico tradizionale, l’ERP è un blocco rigido, con moduli applicativi predefiniti e una configurabilità spesso complessa e costosa. Il Composable ERP, invece, è flessibile e scalabile:

  • Si basa su Packaged Business Capabilities (PBCs), componenti preconfigurati e riutilizzabili,
  • Consente di aggiungere o modificare funzionalità senza impatti sull’intero sistema,
  • Facilita una digitalizzazione progressiva, adattandosi alle esigenze in continua evoluzione dell’azienda, basta con i Big Bang. 

Questa trasformazione porta un cambiamento radicale nel modo in cui pensiamo alle applicazioni aziendali: non più silos rigidi, ma ecosistemi dinamici in cui i processi guidano la tecnologia e non viceversa.

Conclusione

Superare il modello monolitico non è più un’opzione, ma una necessità. Il Composable ERP rappresenta la naturale evoluzione dei sistemi aziendali, offrendo maggiore agilità, efficienza e un’esperienza utente ottimizzata.

Come sottolineato da Mirco Mattarozzi, la tecnologia non deve essere un limite, ma un abilitatore: il futuro dell’ERP è componibile.

Autore/i

Digital Marketing Specialist presso  |  + posts