![intervento emanule cerroni entando-min Il sovraccarico di APP un problema le applicazioni composable una Soluzione per evitare Frammentazione e Inefficienza (titolo con forme geometriche per dare l'idea di componibilità)](https://www.peernetwork.it/wp-content/uploads/2025/02/intervento-emanule-cerroni-entando-min.png)
Il modo in cui sviluppiamo e gestiamo le applicazioni è in continua trasformazione. Durante la terza edizione dell’ESICONF2025, tenutasi lo scorso 23 gennaio, un concetto chiave ha preso forma: la Composable Architecture non è una semplice tendenza, ma un paradigma destinato a ridefinire il rapporto tra tecnologia e strategia aziendale.
Tecnologia e Business: Una Connessione Strategica
Nell’intervento di apertura, Emanuele Cerroni, Chief Revenue Officer di Entando, ha evidenziato come la Composable Architecture vada oltre l’aspetto tecnico per diventare un approccio strategico. La modularità, seppur essenziale, non è sufficiente: la vera innovazione risiede nella capacità di orchestrare componenti software che collaborano in modo dinamico per rispondere efficacemente alle esigenze del business.
Tradizionalmente, le architetture software hanno attraversato un’evoluzione che ha portato dal modello monolitico ai microservizi, garantendo maggiore flessibilità. Tuttavia, la frammentazione del codice non basta: senza una connessione strutturata tra i moduli e una chiara integrazione con i processi aziendali, il rischio è di sostituire un sistema complicato con una serie di elementi isolati e difficili da gestire.
Uno dei punti centrali dell’intervento ha riguardato la distinzione tra codice e capabilities (PBCs). Se il codice rappresenta le istruzioni tecniche, le capabilities incarnano il valore che queste generano per l’azienda e per gli utenti. In una prospettiva composable, il software non viene più sviluppato come un insieme di funzioni isolate, ma come un ecosistema di servizi riutilizzabili.
Un esempio concreto: in un’architettura tradizionale, un pricing engine è spesso un sistema rigido, progettato per calcolare prezzi sulla base di regole predefinite e difficilmente modificabili. In un approccio componibile, invece, il pricing engine diventa una capability aziendale strategica, progettata per essere configurabile, scalabile e adattabile a contesti diversi.
Per questo, se un’azienda opera in più mercati, può gestire il calcolo dei prezzi in modo modulare, integrando rapidamente nuove logiche di pricing senza riscrivere l’intero sistema, pertanto se una normativa locale impone nuove regole fiscali, basterà aggiornare i moduli pertinenti senza impattare l’intero processo. Allo stesso modo, se il mercato introduce nuove variabili di sconto, il “pricing engine componibile” può incorporarle senza rallentare l’operatività.
Una flessibilità che, dunque, permette alle aziende di reagire più rapidamente alle evoluzioni del mercato e mantenere un vantaggio competitivo.
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I Tre Pilastri della Composable Architecture
Per costruire un’architettura composable efficace, Cerroni ha individuato tre elementi fondamentali:
- Catalogo di Business Capabilities: un sistema basato su funzionalità aziendali riutilizzabili, piuttosto che su semplici componenti software. Questo approccio accelera lo sviluppo e garantisce maggiore coerenza nei processi aziendali.
- Event-Driven Architecture: la gestione basata sugli eventi assicura una comunicazione dinamica tra i componenti, evitando silos informativi e favorendo l’adattabilità del sistema.
- Adattabilità e Scalabilità: una piattaforma composable deve evolversi con il business, permettendo di modificare, estendere e riutilizzare ogni componente senza riscrivere intere applicazioni.
Oltre la Tecnologia: Il Composable Mindset
Adottare un’architettura componibile significa introdurre un cambiamento che va oltre la tecnologia, trasformando la cultura aziendale e il modo in cui le aziende operano e innovano.
Questo approccio richiede un “Composable Mindset”, ovvero la capacità di adattarsi rapidamente, sperimentare soluzioni modulari e scalare progressivamente senza vincoli rigidi. Come illustrato da Cerroni, un composable ERP consente di avviare progetti mirati e crescere in modo graduale, riducendo costi e complessità. In questo contesto, strumenti come le API dinamiche diventano abilitatori tecnologici e, al tempo stesso, espressioni concrete di questa mentalità. Consentono di modellare le applicazioni in base a normative locali e esigenze specifiche, rendendo l’intera organizzazione più flessibile, reattiva e pronta ad affrontare il cambiamento.
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Conclusione: Un Futuro Componibile
L’innovazione non si misura solo attraverso strumenti tecnologici, ma anche attraverso un cambiamento di prospettiva. Il successo della Composable Architecture non dipende dall’adozione di nuovi strumenti, ma dalla volontà di ripensare il modo in cui il software viene progettato e gestito.
L’intervento si è chiuso con un invito chiaro: iniziare con piccoli passi, testare l’approccio composable e integrarlo progressivamente nei processi aziendali. Grazie a questo paradigma, le aziende possono finalmente superare i limiti delle architetture tradizionali e creare soluzioni capaci di evolvere insieme alle proprie necessità.
Per approfondire, guarda l’intervento: