Giovedì 4 aprile, Marco Masella Presidente della Scuola Palo Alto ha intervistato il nostro CEO Mirco Mattarozzi, nell’ambito della ricerca di aziende che hanno prodotto “innovazione di valore” nei contesti in cui operano.

Lo spunto per queste interviste è l’uscita del nuovo libro di Gianni Previdi “L’innovazione: una disubbidienza che genera valore” il tutto  per offrire una prospettiva diretta e autentica sul mondo dell’imprenditoria, mettendo in evidenza il ruolo chiave dell’innovazione nella creazione di valore.

Durante l’intervista, è stata ripercorsa la vita professionale e imprenditoriale di Mirco che ha portato alla creazione di “Peer Network” e alle innovazioni nel campo informatico che questa società ha portato. Si è discusso, inoltre,  di come la  collaborazione, le partnership e l’equità tra collaboratori, siano elementi fondamentali per una azienda che voglia fare innovazione, elementi che si riflettono anche nell’approccio innovativo nella selezione delle persone. Non solo le competenze tecniche, ma anche la curiosità, l’entusiasmo e la capacità di lavorare in team vengono considerati criteri chiave. Si è sottolineata l’importanza e il valore di creare un ambiente di supporto e crescita continua, basato su valutazioni personalizzate e programmi di coaching.

Un tema centrale è stato l’importanza della “disobbedienza intelligente” la ricerca, per esempio, di una strada diversa per aggiungere funzionalità al sistema ERP SAP, diversa dagli sviluppi in ABAP comunemente proposti in questi contesti. Un merito l’aver sposato la “Composable Architecture” molto prima degli annunci di Gartner del 2021 . Un merito l’aver creato e brevettato un software di integrazione indispensabile a questi scopi. 

Nel contesto della discussione sul mondo del lavoro e delle politiche aziendali per il recruiting, sono emerse preoccupazioni per la tendenza attuale nella ricerca della massima retribuzione, cambiando frequentemente lavoro e concentrandosi in eccesso sul benessere personale, strade che senza il valore dell’impegno e del senso di appartenenza all’azienda non portano a risultati di lungo periodo.

Il senso di queste affermazioni è che lo sviluppo di un importante welfare aziendale deve essere coniugato con un impegno dei dipendenti a dare il meglio all’azienda, per esempio in Peer Network l’orario flessibile, lo smart working al 50%, il riconoscimento della conciliazione famiglia-lavoro e altri benefit sono diritti acquisiti, ma viene richiesto impegno e flessibilità.

Infine, l’intervista ha toccato il tema dell’intelligenza artificiale: Mirco riconosce i vantaggi, come il supporto nelle attività quotidiane attraverso assistenti virtuali, la possibilità di scrivere codice ripetitivo in maniera automatica, ma al contempo solleva questioni etiche e il bisogno di mantenere un equilibrio tra utilizzo tecnologico e conservazione del pensiero critico umano.

In questo contesto è stata enfatizzata l’urgenza di affrontare con attenzione e responsabilità le sfide poste dall’IA, per prevenire una dipendenza eccessiva che potrebbe compromettere l’autonomia decisionale.

Per saperne di più, guarda l’intervista completa: