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Migrazione SAP S/4 HANA, non siamo i soli a pensare al Clean Core!

In un interessante articolo che trovate a questo link, l’estensore dell’articolo, che vi invitiamo a leggere, pone l’accento su come nella fase di preparazione della migrazione verso SAP S/4 HANA sia fondamentale un’attenta analisi dei dati da portare dal vecchio al nuovo sistema. 

In grande sintesi l’articolo porta alle seguenti considerazioni: 

a. Le aziende che si apprestano ad eseguire la migrazione dovrebbero guardare con più interesse il “Public Cloud” perché questo consente di avere una versione veramente “standardizzata” del software con garanzia di aggiornamenti periodici senza problemi.

b. Il “Public Cloud” garantisce di per sè che si è in una situazione “Clean Core”. Naturalmente si tratta di un approccio “Green Field”.

c. Dal momento che si guarda a questo risultato allora è bene svecchiare complessivamente il sistema portando sul nuovo solo ciò che è ancora valido e importante e tralasciando il resto. 

d. La situazione di aziende storicamente sul ERP di SAP è probabilmente molto più complessa per cui tutto ciò che è riportabile ai processi standard è a posto, tutto ciò che è “core” per l’azienda e non è rappresentabile con i processi standard si può pensare di gestirlo al di fuori di SAP attraverso la BTP o tramite una delle connettività compatibili con il cloud di SAP. 

e. Sempre nell’ottica di non perdere nulla di importante, si potrà mantenere attivo il vecchio ERP per poterlo interrogare, in forma integrata, su attività del passato che non si è ritenuto utile riportare sul nuovo sistema. 

 

Fatto salvo che nella nostra esperienza, i suggerimenti (a), (b), ( c ), portano ad un progetto piuttosto complesso, lungo e a rischio elevato, ci interessano di più le considerazioni (d) ed (e). 

La strategia “Composable” di Peer Network va proprio nella direzione di portare le applicazioni “core” fuori da SAP, ma fortemente integrate con SAP, con il doppio risultato: 

 

1. di dare una esperienza utente veramente “web-based”, veramente moderna, adatta al processo, sicura e facilmente distribuibile;

2. di ottenere il “Clean Core” attraverso l’estrazione di questa parte di codice migrata e integrata sia che il Cloud sia “private” o “public” oppure si opti per la soluzione on-premise.

Per ultimo, l’architettura composable, consente di mantenere vivo e integrato il vecchio SAP, non per eseguire nuove transazioni, ma per poter facilmente accedere a dati del passato che per diverse ragioni non si è potuto o voluto portare sui nuovi sistemi. Sono dimostrabili esperienze di questa natura. 

 

schema raffigurante i criteri del clean core

Fonte immagine: SAP SE. 2023. What does “Clean Core” mean?. [Blog] 18 agosto 2023. Disponibile a questo indirizzo.

Per concludere:  

 

  • La strategia di SAP per portare sui nuovi S/4 Hana tutti i vecchi clienti ERP è chiara: “standardizzazione, minori costi per SAP, semplificazione applicativa e di supporto, nuovo business model basato su subscription”.   

  • La complessità dell’ecosistema cliente richiede una via d’uscita che non sia il vecchio codice ABAP, quindi BTP o altre forme di integrazione la cui gestione è a carico del cliente.  

  • La somma di queste due cose riporta la responsabilità delle scelte al Cliente che nell’ambito della sua trasformazione digitale deve scegliere gli “attrezzi” migliori per eseguirla.  

  • Peer Network è convinta che la sua offerta SBS (Smart Business Solutions) basata su architettura composable sia un’ottima scelta per raggiungere questi obiettivi. 

 

Molte altre sono le attenzioni di chi deve affrontare il progetto di migrazione verso SAP S4/HANA, questo articolo affronta solo alcune di queste, ci impegniamo fin da ora a fare uscire altri contributi sul tema. 

 

Autore/i

foto di enrico parisini, presidente ASSI
Presidente ASSI presso ASSI | + posts